Per uso pistaiolo penso che quasi tutti usiamo il solito Motul RBF660.
Sta mattina mentre venivo al lavoro mi son chiesto se e quali fossero le varie alternative al Motul.
Ho fatto un po' di ricerche e una tabellina in excel.
Premetto una cosa, che aiuta a leggere la tabella.
Bisogna fare distinzione tra "
punto di ebollizione a secco" e "
punto di ebollizione a umido".
Il punto di ebollizione è quello che non vorremmo raggiungere e che manda in crisi l'olio allungando gli spazi di frenata o, aimè, mandando giù a vuoto il pedale.
Purtroppo, usando l'auto in montagna in maniera violenta, tipo Andrè
o in pista con staccate pesanti (tipo monza, mugello), ci troviamo a scaldare parecchio i freni e quindi anche l'olio che circola nelle pinze, quindi ci serve un olio che resista bene alla temperatura.
L'olio è però decisamente igroscopico, il che porta ad un calo di prestazioni se intaccato dall'umidità.
Insomma, se l'olio è puro lavora bene. Se invece non lo è le sue prestazioni crollano.
Gli oli racing, spesso e volentieri, hanno ottima resistenza a caldo quando sono puri, ma se non più puri tendono a rovinarsi e lavorare male.
E' un olio racing...quindi pensato per essere cambiato ad ogni gara...cosa che noi non facciamo. I più bravi di noi lo cambiano forse ogni 6 mesi.
Appena mettiamo l'olio nuovo e spurghiamo l'impianto facciamo lavorare l'olio a secco e puro (se abbiamo spurgato bene), quindi le sue prestazioni saranno quelle indicate dalla casa ("Punto di ebollizione a secco").
Mano mano che usiamo l'olio senza cambiarlo, come già detto, assorbe umidità e degrada. Le sue prestazioni quindi, una volta usato, non saranno più "a secco" ma bisogna guardare il valore "Punto di ebollizione a umido".
Stavo pensando: non è che per come usiamo noi la macchina è più importante guardare il punto di ebollizione a umido?
Guardate la tabella. In rosso ho indicato i valori più alti.
